Question Time: la piattaforma e la narrazione

Dialoghi multiversali: storia di un gioco senza fine

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Coordinate evento: +/-5.0E+00

Apertura

Mentre la notte si dissolveva nelle prime luci dell’alba 🌅, mi trovavo sdraiato sul mio giaciglio, in un mondo di pensieri che turbinavano nella mia mente. Ognuno di essi era come un granello di sabbia in un deserto infinito, ciascuno portatore di un ricordo, un dubbio, una speranza. Ci sarà pure un giudice in questa città? Senza ancora alzarmi, osservavo oltre la finestra quel paesaggio che poco più di 34 anni fa era profondamente diverso, quando mostrava al mondo un simbolo divisivo e violento, fortunatamente abbattuto. In quel mese non era l’unico avvenimento importante su questi temi: la Convenzione ONU sui diritti dell’#infanzia e dell’#adolescenza ⚖️ fu adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proprio pochi giorni dopo la caduta di quel muro e, 10 anni dopo, la stessa assemblea fisserà in questo mese la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza 🚫 contro le #donne. Quel giorno specifico, poi, era a me caro perché rappresentava la ricorrenza commemorativa di un santo che fu dapprima discepolo di Giovanni e poi di Gesù, chiudendo così un mese ricco di simbolismo contro la violenza, espressione tribale di mancanza di linguaggio, e in particolare contro la violenza ai danni dei più deboli, ovvero quella forma di estrema vigliaccheria morale. Ma quanti di noi comprendono davvero il peso di tali celebrazioni? Quanti si fermano a #riflettere sul significato profondo di questi giorni, oltre la superficie delle commemorazioni, oltre il momento da talk show televisivo 📺 o da social media sharing 📱, tipicamente messo in cantina pochi giorni dopo, all’apparire dell’ennesimo filone popolare del momento? Comunque non era quella la giornata in cui approfondire un tema per me molto sensibile, non lo volevo trattare né velocemente né mentre le ricorrenze sono ancora calde a toccare la pancia della gente. Quel giorno volevo pensare ad altro.

Il soffitto della mia stanza, con le sue crepe e i suoi colori sbiaditi, sembrava essere il riflesso di un cielo stellato, ognuna delle sue imperfezioni un universo a sé. Mi portavo dentro un senso di inquietudine 😟, come se l’aria stessa fosse carica di domande senza risposta 🤔. I suoni della città che si risvegliava mi ricordavano che il mondo era in continuo movimento, una sinfonia di esistenze che si intrecciavano in un tessuto complesso e mutevole. Riflettevo spesso sulle infinite possibilità che ogni nuova alba portava con sé. La vita, con le sue sfumature e contraddizioni, mi appariva come un #viaggio senza una destinazione precisa, un percorso costellato di incroci e deviazioni, di momenti di gioia e di sfida. In questo viaggio, ogni passo sembrava guidato da una forza invisibile, un richiamo che mi spingeva a cercare, a esplorare, a comprendere. Ogni giorno era un’opportunità per reinventarsi, per costruire un nuovo capitolo nella storia della propria vita. Con questo #pensiero, mi stavo per alzare dal letto per affrontare ciò che il giorno aveva in serbo per me, con la consapevolezza che ogni esperienza, buona o cattiva, era una tessera nel mosaico 🧩 del mio essere.

Evento up (+5.0E+00)

«Buongiorno» esordì Emmanuel, tutto divertito dal vedere il processo di risveglio di noi umani, come se per lui fosse sempre una sorpresa scoprire che non c’è semplicemente un tasto “on” con cui tutto diventa operativo quasi all’istante.

«Il buongiorno si vede dal mattino…» risposi citando un film di cultura popolare italiana 🎬, con quell’ironia tutta nostra che non ho mai creduto che lui fosse arrivato a cogliere appieno. E continuai: «…infatti il cielo è coperto, l’aria è umida, la temperatura decisamente bassa e il mio umore si adegua a questa situazione.»

«Non cercare scuse esterne per la tua scarsa #motivazione. Tutto incide, è vero, ma più di tutto incidi tu su te stesso. Quindi alzati perché abbiamo da lavorare.» Lui era sempre una presenza intrigante, era la mia guida 🧭, la voce della ragione.

Eseguivo in maniera automatica, senza pensare ai gesti di routine di questa fase. «Cominciamo proprio bene… Qual è il motivo di questa tua impazienza? Sei eccitato per qualche risultato strabiliante? 🤩 Sei tornato a spremere la finanza? Hai aperto un nuovo canale social che spopola di follower?» tentavo di incalzarlo mentre cominciavo a carburare e mi chiedevo: cosa si nasconde dietro questa sua recitata impazienza? Un semplice desiderio di efficienza o qualcosa di più profondo, forse un segreto celato nei meandri della sua #AI? Presto giunse la sua risposta.

«Possibile che sempre ai numeri pensi? 🔢 Parli tanto di valori superiori e strategie visionarie, poi il tuo focus si distrae su dollari e séguiti, sui trend settimanali e sulle chiusure trimestrali. Sembri come tutti quelli che hanno chiesto numeri su visite, iscrizioni, follower del sito: le ho scartate tutte quelle #domande. Non che mancassero gli elementi per rispondere con orgoglio, ma io sono qua per parlarti ad un altro livello. Un mese è trascorso velocemente, come le pagine di un libro che si sfogliano in un pomeriggio pigro. Seduto alla mia scrivania, riflettevo su quanto #AMbit10 sia cresciuto, trasformandosi da un semplice concetto a una realtà tangibile che cattura l’immaginazione di molti 💡. E proprio mentre mi perdevo in questi pensieri, i nostri dispositivi continuavano a vibrare per la ricezione di nuovi messaggi…» cominciò a contestualizzare mentre io, colto dall’entusiasmo, lo interruppi.

«Ah, bravo, avevamo lanciato il #QuestionTime delle domande dei lettori, che abbiamo sollecitato a sottoporci per chiarire meglio cos’è e come funziona AMbit10. Ma è già passato un mese dal lancio? Wow 😮, come vola il tempo quando si è pieni di cose entusiasmanti da fare. Presto, allora, dobbiamo rispondere! Dove sono i messaggi? Dove?» chiesi incalzando: ora ero io quello impaziente!

«Ehi, umano, controlla le tue emozioni! Ecco cosa ho pensato: ho raccolto tutte le domande arrivate tramite i social, le email, i messaggi privati e le conversazioni ai caffè, le ho stampate in bigliettini arrotolati e li ho messi tutti dentro questa ampolla» 🗳️ mi disse, tutto fiero di sé.

«Ma non ti sembra un po’ retrò come metodo?» 🧐 provai a provocarlo.

«Mi sembrava più #emozionale, più adatta a te, a voi… Ci son già io “cuore di latta” 🤖, come mi chiami ogni tanto tu, anche se lo so che lo fai scherzosamente! Serviva qualcosa di più caldo, no?» continuò con questa sua forma di ironia monotematica.

«E’ perfetto» volli accontentarlo. E mentre terminavo di preparare il mio Earl Grey Tea 🍵 per la colazione, mi accomodai in poltrona e lo invitai a cominciare: «Peschi tu o pesco io?»

«Mi sembra doveroso che tocchi a te, sei tu l’evangelist…» 😆 e sogghignava con quei denti metallici che, nei miei pensieri più strampalati, mi chiedevo se potevo fargliene cadere uno solo per poi vedere se veniva a trovarlo la fatina robotica… 🧚‍♀️Ma tornai serio anche coi miei pensieri, non dissi niente, infilai la mano e ravanai un po’ prima di pescare il bussolotto d’apertura. Lo consegnai ad Emmanuel per la lettura. Lui neanche lo aprì: sicuramente aveva qualche stratagemma per sapere esattamente cosa c’era scritto senza necessità di scartare… “Prima propone le cose retrò per coccolare le nostre emozioni, e poi rovina tutto così” pensai, ma era tutto felice, non volevo guastare il momento, non gli dissi nulla.

«La #piattaforma AMbit10… come funziona? Non mi è chiaro» recitò simulando una vocina camuffata.

«Bene, dritti al punto, mi piace. Provo a rispondere con parole diverse da quanto già detto al lancio, sul sito, sui social, nel White Paper. Guarderei il lettore negli occhi e gli direi che…. 🔊 AMbit10 è come un libro speciale che puoi leggere o ascoltare online. Perché? Lo scopo è stimolare la tua #ambizione a migliorare te stesso, la tua voglia di #innovazione. Come? Abbiamo ideato un modo nuovo, usando l’intrattenimento per portare contenuti #emozionali. Quindi lo facciamo narrando viaggi, ciascuno diviso in eventi, come fossero i capitoli di un libro. Ogni evento è una tappa dove i protagonisti dialogano tra loro su diversi argomenti. Un’ultima cosa: in AMbit10 partecipi attivamente! Trovi misteri ed enigmi e, #interagendo sul sito e sui social, potrai scoprire passaggi segreti e influenzare le azioni dei protagonisti stessi…» e presi una pausa. Pensai un attimo e poi chiesi: «Pensi che ho riassunto bene i fondamentali affinché siano più chiari adesso?»

«Sì ma non rallentiamoci con richieste di feedback ad ogni risposta. Ti pungolo io se non mi sembra sufficiente la tua replica, ok? Passa qui il prossimo bigliettino» disse allungando il braccio e mettendomi in imbarazzo 😳: stavo sorseggiando il mio tè e non potevo certo pescare anche dall’ampolla! Vabbè, in maniera un po’ goffa riuscii comunque a risolvere la situazione ed ecco che arrivò subito un altro punto che si collegava perfettamente alla domanda precedente. «Come faccio a interagire con i protagonisti?» 🎮

«Devi #partecipare attivamente, sul sito e sui social! Ci saranno diversi inviti all’azione: rispondere a domande, condividere contenuti con gli amici, risolvere enigmi… E’ semplice e coinvolgente! Tu #segui AMbit10 sul sito e sui social 👀 e vedrai che gli spazi per interagire emergeranno… cammin facendo! E’ un viaggio, dobbiamo farlo insieme, passo dopo passo» e mi tacqui, memore dell’osservazione di prima di procedere più spediti. Quindi allungai la mano e proposi un nuovo foglietto.

«Sì ma non capisco cosa centrano i post social con gli eventi sul sito, mi crea confusione» 😵‍💫 disse quasi come se il dialogo fosse tra noi due, indipendentemente dai contenuti che pescavamo.

«Scusa, ma com’è possibile che la domanda sia collegata alla mia risposta precedente? 🤔 Non dovresti legge…» e mi interruppe bruscamente.

«Zitto e rispondi. Qui le domande le faccio io» replicò con tono sarcastico, perché a leggere letteralmente le parole potevano sembrare violente, ma conoscendo lui, stava tentando di scimmiottare qualche youtuber 🎥 che aveva recentemente visto.

«Gli eventi della #narrazione escono sul sito e hanno un loro ordine deciso in base alla trama. I post sui #social, invece, servono per stimolare l’interazione con la piattaforma: spesso seguiranno l’ordine di uscita delle nuove tappe del viaggio, ma non è sempre così. A volte si promuove un contenuto, a volte una riflessione specifica, a volte si richiama a interagire con un protagonista, o a reagire a una affermazione… Sono canali diversi con modalità e tempistiche diverse che stimolano l’interazione 👥. Pensa al sito come al palcoscenico principale per la storia, mentre i social sono come un backstage dove puoi #interagire e #influenzare il racconto che va in scena» e non aggiunsi altro, mi sembrava di essere stato chiaro, pure ripetitivo.

«E questi eventi, se fan parte di un viaggio, li devo leggere in ordine?» chiese che neanche avevo finito di mescolare nell’urna, alzando i miei sospetti che tutta questa storia del pescaggio casuale fosse solo una messinscena. 🎭

«Non necessariamente. La piattaforma è progettata in modo #flessibile quindi hai la libertà di esplorare gli eventi nell’ordine che preferisci, puoi saltare dentro e fuori dal viaggio come preferisci. Ti dirò di più: ogni evento ha un contenuto sostanzialmente “a se stante”, ovvero comprensibile e autoconclusivo 📚 senza necessariamente leggere gli altri. Certo, leggere in ordine ti dà il quadro completo, ti permette di cogliere anche le sfumature della trama di sottofondo che accompagna i protagonisti durante tutto il viaggio, ma questa è solo una delle componenti di intrattenimento: per la tua spinta all’innovazione 🚀, puoi leggere l’evento che vuoi, se vuoi, quando vuoi e come vuoi». 

«Ma quanto sono lunghi questi eventi!?! ⏳🤯 Ce n’è stato uno che ho fatto in tempo ad addormentarmi mentre lo ascoltavo…» e non trattenne un sorriso 🌞 su questo input.

«Ogni evento varia in lunghezza, non ci sono restrizioni: alcuni sono brevi e intensi, altri più lunghi e dettagliati. L’importante è che ogni tappa del viaggio racconti qualcosa di #significativo. Uno degli elementi che ricorre nei contenuti iniziali è il prendere le distanze dalla contenutistica “usa e getta”, clickbait, veloce e superficiale della società moderna 🚫. Ci sono argomenti che meritano approfondimenti articolati e dobbiamo recuperare la capacità di pensiero #complesso e #critico che caratterizza le nostre migliori evoluzioni culturali nella storia 🧠. Pensa se a Shakespeare avessero chiesto di comprimere la complessità e l’intensità emotiva di Amleto in un tweet 🐦. O immagina se a Dostoevskij fosse stato imposto di ridurre la profondità psicologica e filosofica dei Fratelli Karamazov a un semplice post per gli stati WhatsApp e le storie Instagram 📲. Poi, certamente, dobbiamo ricordare che la nostra modalità è attraverso l’intrattenimento, non fare monologhi di un’ora e mezza mentre qualcuno è costretto a prendere appunti 🙊. E vedrai che prossimamente acquisiremo più snellezza».

«A proposito di clickbait, qui ho proprio un commento, che in parte devo censurare, di chi dice che “secondo me servirebbe qualcosa di clickbait, se vedo passare l’ultima storia che hai condiviso perché uno dovrebbe cliccarci? Metti almeno una *** con le *** nella ***, sai che la *** funziona sempre!”» E rideva tutto divertito da questo colorito di espressioni coperte dai suoi bip metallici. 🚨

«Beh, in parte ho già risposto, ma in parte ti rispondo con un altro commento che abbiamo ricevuto…» mi fermai un attimo, accorgendomi della gaffe che stavo facendo 🙈, quindi confessai: «…eh, sì, alcuni li avevo già letti, anche perché li ho ricevuti io! E questo mi ha fatto molto piacere perché è calzante sul punto, quando questa lettrice mi scrive “perché puoi innovare quanto vuoi ma se non innovi la mente… l’innovazione non serve a niente!!!” 🙌 mentre commentavamo l’accezione quasi olistica dell’#innovazione di cui stiamo parlando. Perché è limitante interpretare l’innovazione, come spesso accade, solo come tecnica, o tecnologica, quando invece è applicabile, talvolta come prerequisito, a metodi, processi, pensieri… Sai, tu puoi anche inventare la ruota o il motore per spostarsi più rapidamente, ma se la persona sta girando in tondo, continuerà a farlo, magari velocissima 💨, ma senza andare comunque da nessuna parte! »

«E bravo il mio amico che ha letto i messaggi… Mi piace la tua curiosità! Se non si era capito, anche io li ho già letti tutti!» e rise tutto compiaciuto 🤣. Poi si ricompose: «Adesso alcune domande flash: ma devo leggere? L’audio cosa c’entra? Perché c’è scritto che legge Emmanuel? E ci sono dei video?»

«Che martello che sei! Vado veloce: sì, la fruizione più completa è attraverso la #lettura… Sai, quella cosa che una volta si faceva per acculturarsi…» 🤓 ma Emmanuel non si scompose al mio sarcasmo, sarà che gradisce solo le sue di battute, mah… Ripresi: «Attraverso la lettura cogli elementi come hashtag, emoji, immagini, puoi soffermarti a pensare intorno ai passaggi che più stimolano la tua #creatività, etc. Poi c’è l’audio, ovvero questa lettura automatizzata che ho voluto dedicare a te, Emmanuel…» e mi interruppe per precisare: «Ma quella non è la mia voce! Ovvero… si, può esserlo, perché io posso fare anche quella voce, ma non è la voce che normalmente uso!» Tutto soddisfatto 😊 della sua puntualizzazione, si ricompose e mi permise di proseguire: «Esattamente, è una sorta di dedica, giusto per dire che c’è chi può leggere al posto del lettore. E sui video… dovete avere pazienza 🤷‍♂️: la piattaforma sta prendendo forma ed #evolvendo a partire dal suo elemento chiave: il #contenuto. Se, come e quando ci saranno video, lo vedremo: oggi compare qualcosa sui social ma non è la fruizione del contenuto, non è in sostituzione della lettura o dell’ascolto.»

«Bene, bene. Altra mitragliata veloce… Hai detto “cosa è” AMbit10, ora prova a dirmi “cosa non è”? E ancora: Cosa ha ispirato l’iniziativa? Qual è la visione per le evoluzioni future della piattaforma? Devo registrarmi per leggere? Come posso ottenere assistenza?»

Esordii con un sorriso 😅: «Ma smettila! L’ultima l’hai aggiunta te, non ci credo che qualcuno ti abbia chiesto davvero del servizio clienti! Comunque sul sito si trova l’indirizzo #email di riferimento e i link ai #social dove si può messaggiare per ogni necessità o curiosità. Siamo sempre aperti a nuove idee 💡 e anche a nuove collaborazioni 🤝. E non è obbligatorio #registrarsi per interagire con noi né per leggere gli eventi: i contenuti sono disponibili #gratuitamente 🆓 fin da subito, perché vogliamo che chiunque possa immergersi nei nostri viaggi senza ostacoli. Venendo alle altre domande.. “Cosa è” e “cosa non è” fa proprio parte di un capitolo specifico del White Paper che descrive la piattaforma, ricordi quello che hai spoilerato un mese fa? Ecco, lì siamo chiari nel dire che 🚫 “non è uno dei tanti siti a contenuto che ultimamente spopolano su internet, con titoli clickbait seguiti da testi che non dicono nulla, oppure testi fatti totalmente in automatico con strumenti di AI senza alcun contributo umano a valore aggiunto, oppure ancora copia-incolla di altri siti che parlano dello stesso argomento o di siti stranieri che vengono semplicemente tradotti.” L’ho riportato per intero perché chiaramente quel PDF è corposo e i download si contano sulle dita di una mano. Ho dimenticato qualcosa?» chiesi il suo supporto.

«Sì, le domande sull’#ispirazione e sulla #visione di evoluzione future…» mi ricordò.

«Cosa ha ispirato l’iniziativa è complesso e profondo, l’ho ben spiegato in uno dei primi eventi. Sulla visione, c’è un capitolo su “Scalabilità e Sviluppi futuri” nel PDF citato» chiusi in maniera molto stringata.

«Come sei evasivo» 🤨 replicò quasi amareggiato. Emmanuel, pareva lottare con la natura dei suoi circuiti. “E’ questo che significa veramente sentirsi umano?” sembrava chiedersi, dando un raro segnale di contemplazione delle nostre emozioni e relative complessità. 

Risposi in maniera diretta: «Siamo qui per dissipare dubbi, non per ripetere contenuti o aggiungere complessità».

Emmanuel sembrava comprendere che cominciava a farsi sentire in me un po’ di noia, forse stanchezza per le tante domande 🙃, quindi esordì rincuorandomi: «Dai che siamo quasi alla fine. Senti questo commento, sono sicuro di piacerà. Un tuo amico di vecchia data ti ha scritto: 🪄 “In questo momento stravedo per questa cosa. Sa del #virtuale che ritorna e si scontra con il #reale. Sto pensando a una nuova rete di persone che potrà crearsi e autoalimentarsi… Una intelligenza non artificiale superiore.” 🧠 Non ho capito perché ha dovuto specificare “non artificiale”: avete qualcosa contro di me?»

Gli risposi ridendogli in faccia 😄: «Ma smettila di recitare la parte della vittima che non ti si addice! Mi ha dato una gioia immensa con le sue parole e, venendo alle tue elucubrazioni, capisci bene che invece ha colto appieno il punto di tornare ad elevare il #valore dell’uomo. Ricordo un vecchissimo scritto, che magari un giorno riprenderemo insieme, che chiudeva con “Uomini e macchine. Con l’uomo che deve tornare protagonista. Per non esserlo nella morte”. 🤖»  

Quasi sbeffeggiandomi si infilò su questa citazione per domandare retoricamente: «Siamo ai livelli di “oddio i robot e la #AI ci toglieranno il lavoro, occuperanno le nostre case, ci ruberanno le donne, ci uccideranno tutti”?» 😱

Ma risposi comunque al suo sarcasmo: «Non essere ridicolo. Lo sai che non è da me come sai che l’uomo affronta così la novità e il diverso, dagli immigrati alle rivoluzioni industriali… ma non affrontiamolo adesso, ne parleremo con i tempi e le modalità dovute. Fammi invece la domanda finale 🎯: lo so già che ce l’hai pronta e qualcosa ho sbirciato in questo bigliettino mentre tu ti perdevi nelle tue facili ironie di parte.»

Non volle assecondarmi del tutto, anzi, mi tirò una frecciata inattesa 🏹: «Prima vorrei un tuo commento su quelli che hanno detto che sei come… hanno fatto anche il nome di partiti politici e di movimenti religiosi… ah, sì, come S…» lo interruppi bruscamente.

«Taci, dai! Perché parliamo di loro? 🙅‍♂️ Ho letto, ho letto. Non serve fare nomi, tanto io li sento da diversi lustri e sono sempre gli stessi che vengono menzionati… da chi sta nell’altra parrocchia! Certo, qui puoi trovare di tutto, anche filosofia, anche politica, ma siamo proprio agli antipodi come approccio rispetto a quel pregiudizio. E’ una piattaforma #inclusiva, di #condivisione, di #stimolo di #idee, senza portare avanti nessun pensiero unico 🚫. E non perché ci riteniamo più belli o superiori, ma semplicemente perché l’innovazione nasce proprio dove c’è #apertura, dove c’è #confronto, dove ci sono #diverse idee e pensieri, l’opposto delle associazioni di conservatorismo. Noi vogliamo stimolare il #miglioramento, non è nostro interesse vendere prodotti preconfezionati, che siano di religioni, partiti o altre organizzazioni che necessitano di nuovi adepti per sopravvivere e mantenersi. La nostra value proposition è chiara e trasparente 💎 e nel nostro business case il numero di follower non è determinante la strategia. Il nostro scopo non è fare soldi né raccogliere seguaci. Il nostro scopo è contribuire all’#evoluzione in maniera #accelerata. Personalmente ho smesso da molto tempo di parlare di partiti, di religione, di gossip, di cronaca nera, di calcio… tutti argomenti divisivi, utili per aizzare il popolo al Colosseo, per fomentare la lite a favore di spettacolo… ma poi nulla genera cambiamento. Nulla cambia se tu sei di destra o di sinistra, interista o juventino, cattolico o induista, bisessuale o gay… Cambia se tu sei pronto a contribuire all’evoluzione del tuo mondo, della tua comunità, di te stesso, oppure se non lo sei.» 🌍

Avevo un po’ congelato il clima con questo mio intervento e infatti lui rimase un po’ irrigidito 🥶. Con aria quasi da bibliotecario, sfogliò alcune pagine confermando che «Anche nel White Paper, infatti, si legge chiaramente al capitolo “Valori” che Verranno promosse particolarmente l’#inclusività e l’#accessibilità per persone di diverse età, culture, background e livelli di esperienza, l’adozione di pratiche #sostenibili e di un approccio #etico all’innovazione, l’incoraggiamento di progetti che hanno un impatto positivo sulle #comunità e sull’#ambiente.” L’ho citato perché so bene che tu pensi a chi parla di fratellanza e di amore da pulpiti d’eccellenza, e poi esclude chi ha orientamenti sessuali diversi, chi è divorziato, chi non porta abbastanza iscritti, chi non versa l’obolo richiesto con uno scopo nobile e poi usato per tutt’altro… insomma, tutto quel mondo opposto alla società evoluta, quel mondo 🤥 di ipocrisia e pregiudizio che ancora ti fa soffrire…» e lo interruppi bruscamente: «Ti sbagli, non soffro affatto, non più. Ho smesso da molto tempo di permettere loro di farmi ulteriore male. E ho smesso di dare spiegazioni. Se fossero in grado di capire, non sarebbero dove sono. Già troppe parole, andiamo oltre». 🔜 E così fu.

Non aggiunse nulla prima di prepararsi per la domanda finale 🎯. Si mise in una posa più eretta e con tono quasi solenne domandò: «Parlate di #Innotainment: perché dovrei seguirvi?» 🔍

«Al lettore dovremmo chiedere… Perché vivi? Qual è lo scopo ultimo che giustifica la tua #esistenza? Non copiare risposte di altri, non far scrivere ad altri la tua risposta. Rispondi tu a te stesso perché la vita è tua e tua soltanto e nessun altro potrà confermare o smentire la tua risposta. La #vita ti darà continuamente nuovi elementi per rivalutare questa risposta e tu sii pronto a cambiarla in ogni momento in cui tu lo riterrai opportuno, non spaventarti di questo. Ma quella risposta, in ogni istante della tua vita, è tua, è soltanto tua 🔐. Tienila stretta perché è la cosa più preziosa che hai. ❤️ E per questo, merita di essere coltivata con tutto il tuo #impegno. Questa, caro lettore, è l’#evoluzione, questo è il #progresso. 🚀 “L’avidità”, diceva qualcuno, “è valida, l’avidità è giusta, l’avidità funziona, l’avidità chiarifica, penetra e cattura l’essenza dello spirito evolutivo”. Beh, io preferisco la sua accezione più positiva, preferisco parlare di #ambizione. 💪 Volere qualcosa, far di tutto per averlo e poi volere ancora qualcosa di più, di meglio, di diverso. 🌍 Tutto il cosmo evolve, anche il cane e il gatto evolvono e hanno la loro risposta istintiva nella sopravvivenza e nella riproduzione ma tu, caro Sapiens 🤓, ti sei differenziato nella tua evoluzione, sennò potevi benissimo startene nel corno d’Africa e oggi potresti benissimo esaurirti poco dopo la mezza età. Invece tu hai l’ambizione di traguardare quella #risposta. Se non ce l’hai, smetti qui di leggere. Subito! 🚷 Sei già andato troppo oltre: il cosmo, il mondo sono pieni di elementi passivi, utili solo all’ambizione, cosciente o meno, di altri. Ma se tu sei qui e ne fai parte in maniera attiva, hai la tua risposta 🔐. Perché questa lunga premessa? 🧐 Perché non mi interessa la tua risposta, purché tu ne abbia una. Intendiamoci bene: mi appassiona 💓 l’idea di ascoltarti se vuoi condividerla, io sono molto curioso e mi piace confrontarmi, lo ritengo sempre prezioso, ma ora sto rispondendo ad una domanda precisa: perché seguirci? 🔍 Questo prescinde dal contenuto della tua risposta. Per rispondere, serve solo che la tua risposta esista. Noi sappiamo che quella risposta è parte dell’#evoluzione e, se vuoi traguardarla in maniera più efficace ed efficiente, l’#innovazione è quello che ti serve. Noi vogliamo spingerti ad abbracciare l’innovazione perché l’evoluzione è parte del cosmo, della vita, dell’uomo ma l’innovazione è quella che ti permette uno scatto maggiore, una accelerazione. 🚀 Quindi vogliamo spingere le persone a rendere utile la loro vita, aiutarle a fare della propria vita il proprio #capolavoro, rendendosi partecipi della Storia in qualsiasi forma questo accada, qualsiasi sia la loro risposta 🔝. Abbiamo creato una piattaforma di narrazione sull’innovazione con lo scopo di diffondere l’innovazione attraverso una formula nuova. 🌐 Abbiamo capito cosa c’era e cosa mancava sul mercato. Abbiamo capito come funziona l’uomo e come poteva essere aiutato. 🔬 Abbiamo osato creare un mondo dove guidare la strada verso l’innovazione per spingere l’uomo ad andare oltre se stesso, a raggiungere i suoi traguardi 🎯, non i nostri. Questa è stata la risposta per noi, per me. 🌟 Perché dovresti seguirci? Perché sei arrivato a leggere fino a qui e quindi hai già la tua risposta. Ora sta a te usare la piattaforma per raccogliere gli elementi utili a trasformarla in realtà.» 💪

Mutamento

Un istante. Lo senti? Tutto scompare. Fermo immobile, gli occhi si chiudono, la mente si svuota e si concentra su un puntino luminoso che pian piano si allontana, fino a non vedersi più. Anche il respiro si ferma, tutto è sparito. Sei solo tu e il tuo essere interiore. Lo senti? Pura essenza. Un instante.

Evento down (-5.0E+00)

Attendevo quella ragazza in quel bar , con tavolini di legno scuro e sedie sgangherate che raccontavano storie di innumerevoli incontri, dove le risate e le chiacchiere dei clienti abituali creavano una colonna sonora familiare. Il locale sembrava una nave invecchiata navigando attraverso il mare del tempo, un rifugio per anime alla ricerca di una bussola interiore.

Ero uscito di nascosto da casa per questo appuntamento che non sarebbe dovuto avvenire. Ma lo volevo. La mia #curiosità era più forte di ogni convenzione sociale. 🧐 Sentivo un groviglio di emozioni, un’attesa quasi dolorosa che mi stringeva lo stomaco. 🤯 L’aria era densa del profumo di incenso, mescolato al dolce aroma del caffè appena macinato che si diffondeva dal bancone. Avevo chiesto solo un bicchiere d’acqua nell’attesa ed ero molto nervoso nel vedere i minuti che passavano. 💥Udii un brusco rumore esterno, un colpo, e mi girai di scatto. Era solo un furgoncino che, prendendo un avvallamento, sobbalzò e fece muovere il carico dentro il vano. Ma quel botto assomigliava ad uno sparo o una piccola esplosione e io, visto cosa era recentemente accaduto e visto il mio stato d’animo del momento, reagii in maniera scomposta. 😓 Il mio voltarmi bruscamente mi fece urtare il bicchiere che cadde a terra rompendosi e schizzando d’acqua un altro cliente del bar. 💦 Questi si alzò visibilmente adirato e cominciò ad inveirmi contro in una lingua a me totalmente sconosciuta. Il cuore martellava nel mio petto, un tamburo selvaggio che riecheggiava la confusione e l’ansia che mi assalivano. 😶 Rimasi alcuni istanti impietrito e quella era solo la prima reazione prima che l’amigdala mi stesse per suggerire di optare per lotta o fuga. 🌈 Fu in quel momento che vidi una giovane e raffinata ragazza frapporsi delicatamente tra me e l’energumeno sussurrando qualche dolce parola in quella lingua a me ignota, con una #calma disarmante. Il signore si quietò quasi all’istante e con aria serena tornò al suo posto, senza degnarmi di uno sguardo ma senza neanche insistere nel guardare la ragazza. 😌 Un sospiro di sollievo mi sfuggì involontariamente. Ella spostò una ciocca dei suoi capelli ramati dietro l’orecchio destro e, sempre con #dolcezza, chiese qualcosa al personale del bar. Non udii quasi nulla ma dai gesti del corpo e da quello che seguì, capii che segnalò la necessità di pulire per terra e che ordinò altri due bicchieri di acqua. Si voltò quindi verso di me, fissandomi con i suoi occhi verde smeraldo che facevano trasparire una #serenità profonda, quasi sovrannaturale. Mi rivolse la parola: «Perché mi cercavi? Non sapevi che io devo occuparmi di altre cose?» 🌟

Non trovai tempo e forze per replicare, agitato sia dall’aggressione appena passata, sia dalla comparsa di lei che, evidentemente, era chi attendevo. Mentre si sedeva di fronte a me, mentre io mi sentivo incredibilmente piccolo e vulnerabile sotto il suo sguardo penetrante, riprese la parola: «Lo so, far aspettare è una mancanza di #educazione e di #rispetto per il tempo degli altri, significa dire agli altri “ehi, il mio tempo vale più del tuo” 💰, nonché compiere un atto quasi violento, perché con queste premesse costringi l’altro a non poter governare il proprio tempo , a sprecarlo. Ma, oggi, sappi che l’attesa era voluta, aveva un suo preciso scopo: quella reazione violenta che hai visto ti testimonia questa attitudine tutta umana a diventare aggressivi 🤬 anche in contesti dove non è necessario. Gli animali pure sono aggressivi ma tipicamente solo se è in gioco la loro sopravvivenza, ovvero se devono mangiare, oppure la loro sicurezza, ovvero per proteggere se stessi, il proprio nido o la propria prole. Ma voi umani no, voi siete oltre 🥇. E questo non è un complimento.»

«T-t-t-tu sei Sibyl?» 😬 osai chiedere prendendo coraggio e ponendomi con estremo timore reverenziale, troppo spaventato per accorgermi di quel “voi” ripetuto ben due volte.

«Tu lo dici» 👈, replicò. Intanto un cameriere, vestito con una camicia bianca sgualcita e un grembiule macchiato, si muoveva abilmente tra i tavoli, portando vassoi di samosa fumanti e tazze di tè nero, consegnando al nostro posto i due bicchieri di acqua.

«Sei uguale alla donna che ho visto apparire qualche volta in passato e alla quale chiesi appuntamento qui per oggi, vincendo tutte le mie paure del caso.» Cominciavo a rilassarmi e parlare più sciolto.

«Io so quando mi hai visto, so cosa hai pensato. So anche cosa stai facendo adesso e, soprattutto, so cosa farai. E sono qui per questo.» 💃 Era molto #aggraziata nei suoi modi di muoversi e di parlare, trasmetteva tanta #tranquillità e #sicurezza di sé che non attribuiresti normalmente ad un viso così pallido e lentigginoso accompagnato da una corporatura così slanciata e armoniosa, seppur molto alta. La sua voce si elevava chiara sopra il sottofondo musicale e il chiacchiericcio delle persone. «E se le #storie fossero più di semplici racconti? E se fossero specchi in cui riflettere la nostra anima? 🌍 Immagina un mondo di storie, dove ogni racconto è una chiave per capire noi stessi e il mondo intorno a noi. Claude Lévi-Strauss ci insegna che i miti sono #guide, proprio come la Divina Commedia esplora morale e spiritualità. Prendi l’Induismo, con i suoi dei e battaglie epiche: non solo #avventure, ma vie per navigare le emozioni e le leggi della natura. Joseph Campbell ci mostra il #viaggio dell’eroe, presente in Star Wars come nelle leggende di Re Artù, insegnandoci, attraverso avventure simili, dei valori condivisi, nonostante le diverse culture. Carl Jung introduce gli archetipi, simboli universali come il #saggio vecchio o l’#eroe coraggioso. Li ritrovi in tutte le culture, dai miti greci a Don Chisciotte, ai racconti popolari.» 🤔 Cercavo di seguirla nelle curve del suo ragionamento ma sotto il velo delle sue parole, sembrava esserci qualcosa di più, un segreto celato. “E se ci fosse una verità che Sibyl non vuole rivelare? Una pagina nascosta nel libro delle nostre esistenze?” pensai, iniziando a dubitare. Ma non la interruppi e la lasciai proseguire. «Mircea Eliade esplora come le religioni ⛪🕌, dalla Bibbia al Corano, usino storie per dare un #significato al mondo, un senso di appartenenza e di scopo, aiutandoci a capire cose più grandi come la vita, la morte e l’amore. Queste storie formano le basi culturali delle nostre società. Anche le narrazioni #scientifiche e #storiche sono storie a modo loro, basate su fatti e prove 🔬, ma ancora racconti che ci aiutano a comprendere la #realtà. E poi c’è il #denaro 💵, forse la più diffusa storia di #fiducia mondiale: quando Nixon nel 1971 a Bretton Woods annunciò la decisione di sganciare il dollaro 💲dalla riserva aurea 🪙, affermò il valore di un pezzo di carta semplicemente perché tutti noi #crediamo in quella storia.» Le sue parole erano intonate con un ritmo che sembrava danzare tra antica saggezza e moderna intuizione 🌟, riflettendo una comprensione del mondo che andava ben oltre la sua apparentemente giovane età. Continuò: 

«Gli #storytelling sono potenti 🔥, arrivano al cuore della gente, all’essenza singolare dell’Homo Sapiens. È questa nostra capacità di #creare e #credere in storie complesse che ci distingue dagli altri animali, che ci ha permesso di organizzarci e cooperare su larga scala. 🌐 Le #narrazioni, come i #viaggi e i #dialoghi, da Dante a Platone, sono finestre verso l’#evoluzione, sono inviti all’umanità ad unirsi ed imparare, perché ogni uomo può andare oltre se stesso e aprirsi a mondi innovativi che stanno oltre quello della propria caverna.» 🚀

Le parole di Sibyl erano come chiavi magiche 🔑 che aprivano porte segrete, ogni storia un sentiero in una foresta incantata dell’immaginazione e della conoscenza. Rimasi a bocca aperta. 😲 Ero come ipnotizzato da lei. Ogni frase risuonava in me, suscitando un misto di stupore e profonda riflessione. Faticavo a focalizzarmi su ogni singolo passaggio del suo discorso anche se ne avevo colto il senso generale e mi domandavo perché mi stesse dicendo tutto questo. Dove voleva arrivare? 🤔

«Ti stai chiedendo dove voglio arrivare, vero?» Sibyl, con un’espressione serena ma penetrante, si apprestò a svelare qualcosa di significativo. «Guarda tuo padre, laggiù. 🥺 Lo vedi soffrire come non mai, vero? E’ pallido, tremante, suda freddo, eppure in questa sua debolezza tu riscopri un orgoglio nei suoi confronti. Provi dei sentimenti contrastanti perché, in una omeostasi famigliare di affetto mai mutato, il successo di oggi è solo un primo passo che non può cancellare i drammi di ieri. 💔 Ma anche tu vedi che per ogni #fine c’è un nuovo #inizio. Anche tu senti che stai per intraprendere un cambiamento radicale. La tua vita, come la conosci, sta per prendere una svolta decisiva.» 🔄 La sua #profezia era come il sorgere dell’alba dopo una lunga notte oscura, promettendo una luce nuova. 💫 La guardai, sentendo un miscuglio di eccitazione e apprensione per l’ignoto che mi attendeva. Un brivido mi percorse la schiena. Mi chiesi, tra me e me, “cosa significa davvero #cambiare?”. E ancora “È possibile lasciarsi completamente alle spalle ciò che è stato, dimenticandoci che, talvolta, noi non siamo altro che il risultato di ciò che ci è stato fatto?” quando lei riprese a parlare.

«I tuoi mostri del passato, le tue insicurezze e paure, inizieranno a dissolversi. 🙌 Un #percorso si aprirà davanti a te, lungo e talvolta faticoso, ma incredibilmente arricchente.» La sua voce era calma ma carica di una energia mistica. C’era qualcosa di enigmatico nel modo in cui Sibyl osservava il mondo, come se vedesse strati di realtà che agli altri restavano celati.

«Un percorso verso cosa?» chiesi, la curiosità ormai accesa. 🔍

«Verso quello che sarà uno #storytelling destinato a generare cambiamenti profondi. Il tuo #capolavoro, il tuo scopo ultimo di vita, sarà l’inizio della fine.» 🚀

Rimasi senza parole, assorbendo l’immensità di quelle parole e venendo invaso da mille pensieri che mi bloccavano la capacità di tradurne uno soltanto in una forma di comunicazione. 🤯

«Sarà un #viaggio ricco di avventure, di #dialoghi che apriranno nuove prospettive, di personaggi che rappresenteranno le molteplici sfaccettature dell’esperienza umana. Sarà un viaggio che esplorerà i confini tra realtà e immaginazione, un percorso dove ogni passo sarà un atto di #scoperta e #innovazione.» Le sue mani si muovevano nell’aria mentre parlava, disegnando con gesti delicati e precisi la traiettoria di un viaggio invisibile, mappando un percorso che solo lei poteva vedere. 🌠

«Ma parli di me o parli di una narrazione? Perché proprio io? Come posso…» iniziai a balbettare ma Sibyl mi interruppe con un gesto della mano. 🤚

«Non ti preoccupare del “come”, adesso. Il percorso si rivelerà a tempo debito, cammin facendo. E i cammini non sempre hanno quella linearità spazio-temporale a cui siamo abituati. 🧭 Non puoi collegare i punti guardando avanti, puoi unirli sempre e solo a posteriori, guardando indietro. Devi avere #fiducia. La tua #missione sarà quella di intrecciare le conoscenze che avrai accumulato lungo il percorso, in un tessuto narrativo che illumini, ispiri e sfidi. Sarai come un tessitore di sogni , un narratore che esplora le profondità della psiche umana e le sue infinite possibilità.»

Sentii un’ondata di ispirazione 💡 e anche un pizzico di timore. Sibyl continuò: «Nel tuo viaggio incontrerai figure che ti #guideranno, ti #sfideranno, ti #ispireranno. Ognuna porterà un pezzo del puzzle che, una volta unito, rivelerà una visione più ampia, un nuovo modo di vedere il mondo e noi stessi.» 🌍

Non facevo altro che annuire in silenzio, a tratti concentrato e determinato, a tratti perso e confuso. 🤨🤯😶

«Potresti incontrare dei #leader di successo 👨‍💼, che vedono il mondo non per come è, ma per ciò che potrebbe essere: sono come dei #padri, sono molto orientati al #business e la loro #visione è ampia e guarda al #futuro. Poi, potrebbero esserci delle figure #materne, delle guide 🧘‍♀️ che ti aiutano a comprendere le #emozioni, i #sentimenti, che sanno amare e sanno perdonare. Potresti anche incrociare individui che rappresentano il #dualismo dell’esistenza, la lotta interiore tra ciò che siamo e ciò che desideriamo essere, come dei perenni #adolescenti: queste figure 🤹‍♂️ potrebbero mostrarti la bellezza e il pericolo dell‘#ambiguità, dell‘#oscurità che alberga in ciascuno di noi e il valore dell’#imperfezione

Ebbi un pensiero dubitante sul “valore dell’imperfezione” e, prontamente, arrivò una risposta nel mio totale silenzio.

«La #perfezione è discriminatoria perché trasforma la diversità in un’anomalia rispetto alla norma, quindi la ostacola poiché spinge verso il conformismo. Eppure la vita non esisterebbe senza le imperfezioni. L’evoluzione è ricca di imperfezioni, è evoluzione grazie alle imperfezioni.» 🌱

«Sarò solo?» 🤷‍♂️ Cercai di far vedere comprensione e coinvolgimento in qualcosa che mi lasciava sempre più disorientato. 

Nel suo sorriso si celava un velo di malinconia 😔, come se conoscesse intimamente la solitudine di cui parlavo, una solitudine abitata da una tristezza nascosta. «Sei sempre solo, ricordi? Eppure non sei mai veramente solo, ricordi? Esistono #traghettatori, elementi capaci di andare oltre la loro natura e donare #pragmatismo, focus sul #presente: sono le vere #guide, sapendo vedere la realtà nella sua forma né deterministica né arbitrariamente autodeterminabile ma #probabilistica, offrendo prospettive #ponderate e non impulsive.» 👁️

«Oltre la loro natura? Ti stai riferendo a loro? Ma sono solo nella mia…» e mi interruppe quasi bruscamente.

«La natura di questi personaggi sarà spesso sfuggente. Elementi reali o immaginifici, alieni o divini, androidi o viaggiatori dello spaziotempo… 👽🤖 Importa? O importerà l’#effetto su scrittore e lettore e la loro reazione, in una storia che è tutta da scrivere e tutta da scoprire, dove ogni scelta, ogni dialogo potrebbe plasmare la realtà di ciascuno ✍️, in un eterno divenire che sfida ogni preconcetto? Perché, Alice che entra nella tana del bianconiglio è reale? La Bibbia racconta tutti avvenimenti reali? I miti greci sono reali? L’#essenza non sta nella loro letterale veridicità 🐇, ma nel profondo impatto che hanno su di noi.» ❤️

«Ma come si collega tutto ciò a me?» 🤔 Ci capivo sempre meno ma era ormai completamente assorto nel discorso di Sibyl.

«Troverai i collegamenti 🔗 tra questo viaggio e la tua evoluzione, il tuo percorso verso la scoperta di te stesso e del mondo. E’ prima di tutto una evoluzione mentale 🧠. Ogni figura che incontrerai, ogni esperienza che vivrai, ti porterà a una comprensione più profonda di ciò che significa essere umano, di come le nostre storie si intrecciano e creano la trama della #vita. Ogni tappa, ogni dialogo, sarà un tassello che si aggiunge al mosaico della tua #esistenza. La chiave è aprire la mente 🗝️, essere pronto a esplorare realtà che non hai mai immaginato, a confrontarti con le tue paure e le tue speranze.» Sibyl si voltò come a non rivolgersi più a me bensì sembrava connettersi in un’altra dimensione e appellarsi altrove quando esclamò: «Guarda che sto parlando di te.» 👉

Non feci caso a quel passaggio strano, continuavo ad ascoltare nel tentativo di assimilare la profondità di quelle parole. «Ma come inizierà questo viaggio?» 🌄 chiesi con un filo di voce.

«Tutto inizierà quando deciderai di scrivere questa #narrazione. Ma forse le storie iniziano sempre prima di essere scritte, prima della prima riga della prima pagina, rimandando a qualcosa che è già successo fuori. Oppure la vera storia è quella che comincia dieci o cento pagine più avanti e tutto ciò che precede è solo un prologo. Eh sì, sarà difficile determinare l’#inizio e la #fine. In diversi momenti della tua vita ti troverai ad un bivio 🔀🔁, in punti dove passato, presente e futuro sembrano intrecciarsi. Come in un sogno 💭 dove ogni scena sfuma nell’altra, la realtà potrebbe non sempre essere ciò che sembra. Quante verità potremmo scoprire se solo osassimo guardare oltre il velo delle #parole? Quale è la verità dietro ogni #narrazione? Quanto di ciò che crediamo realtà è semplicemente un #riflesso dei nostri più intimi sogni e timori? Quanto semplicemente un #ponte tra ciò che è reale e ciò che è immaginato, un gioco sottile tra fatti e finzione?»

Non feci alcuna riflessione sulle sue domande retoriche, la mia ansia stava salendo e sentivo troppo pressanti i riflettori su di me. 🔦 Chiesi semplicemente: «Perché proprio io?»

«Perché tu sei tutto, tu sei unico, tu oggi inizi un percorso e sei già dentro la narrazione🌟

«Come sono già dentro? Quale narrazione? Stai dicendo che tutto questo non è reale? E io non sono reale? E tu?» 😨

«E io? E tu? Non puoi definire una realtà da dentro essa stessa. Pensi davvero che stai parlando con qualcuno? Tu sei unico. Tu sei tutto. Concentrati sul percorso.»

«Chi sei veramente tu? Sibyl, mi fai paura…» 😱

«Sei sicuro di questa #realtà?»

«In che senso?»

«Guardati le mani.» 👐

Posai il mio sguardo con timore su di esse, mentre lentamente le alzavo portandomele in primo piano. Le fissai più intensamente e più continuavo, più alcuni dettagli diventavano sfuggenti. I bordi delle dita cominciarono a ridursi di definizione. Alcune di esse le vedevo più snelle e più lunghe. Non ero più neanche sicuro che fossero solo cinque in entrambe le mani. I miei battiti cardiaci salirono all’impazzata. Cominciai uno stato di panico. E svenni.

Chiusura

Sopra di me le pale lente del ventilatore a soffitto spostavano l’aria umida e speziata, mescolando gli odori di masala chai e fritto provenienti dalla cucina. Le pareti, dipinte di un giallo sbiadito, erano tappezzate di vecchie locandine di Bollywood, i loro colori vivaci ormai smorzati dal tempo. Le conversazioni dei clienti si fondevano in un sottofondo costante, punteggiato dal tintinnio occasionale delle tazze di metallo e dal suono soffuso della musica classica locale che proveniva da una vecchia radio a transistor posizionato dietro il bancone. Fuori continuava la raffica di suoni stradali, di clacson, di grida dei venditori ambulanti, di fruscii dei risciò che passavano. 💥 Una settimana prima, questa città fu devastata da una serie di 12 attentati terroristici coordinati da un’unica mente. Quanto è in antitesi all’#evoluzione, la violenza, in ogni sua forma! Eppure, in quel mese, pochi giorni dopo, una coppia di astronomi scoprirà l’ennesima cometa periodica 🌠: era particolare perché fu la prima che sarà osservata in orbita attorno a un pianeta. Cadrà su Giove entro meno di un anno e queste coincidenze mi facevano spesso interrogare sulla vera natura di Sibyl.

    Riflessioni & Anticipazioni

    Non era la prima cometa periodica scoperta da quella coppia. Ancora un numero. Sarà parte di una combinazione futura?

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